L’atteso appuntamento a Glasgow per i Green Solutions Awards 2020-2021, in occasione della COP26 di Glasgow, consentirà anche al comparto edile architettonico di tracciare la strada per le costruzioni del futuro, necessariamente coinvolte in una riflessione ad ampio raggio basata su sostenibilità, qualità del living e ripensamento dei moduli urbani e cittadini in ottica di inclusione e riqualificazione. Ad organizzare l’evento è la piattaforma Construction21 che anche per il 2021 ha selezionato i migliori progetti al mondo per le diverse categorie prescelte: Sustainable Construction, Sustainable Renovation, Sustainable District, e Sustainable Infrastructure, Health e Comfort, Energy e Hot Climate e Low Carbon Prize.
La premiazione sarà trasmessa in diretta streaming il 10 novembre 2021 sui canali youtube dell’evento.
I progetti finalisti per ogni categoria, selezionati a livello mondiale per aver soddisfatto parametri green e innovativi, volti a ricercare una vera svolta nel concepire urbanistica, architettura ed edilizia, si contraddistinguono anche per aver puntato sulla ricerca di nuovi materiali e nuove strade nel nome della sostenibilità.
E’, il caso, per esempio, del complesso di 258 appartamenti in housing sociale realizzati secondo gli standard passive house e costruiti con un sistema modulare ibrido in legno. Il risultato è un consumo energetico l’anno pari a 39 kWh/mq/anno, inoltre gli elementi prefabbricati in legno consentono di ridurre al minimo gli sprechi ed investire sul riciclaggio futuro. Interessante anche il nuovo campus della città di Sainte Tulle (Francia) concepito come punto di riferimento per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Sfrutta un design bioclimatico a doppio patio per il controllo termico, l’energia solare per la produzione energetica, camini termici per la ventilazione naturale ed il verde pensile integrato per il massimo comfort termico. Anche in questo caso il consumo energetico è molto interessante: pari a 38 kWh/mq/anno.
Allargando lo sguardo oltre all’Europa anche l‘India – con Humanscapes Habitat – presenta un progetto costruito come dimostrazione di uno spazio urbano sostenibile. L’edificio ha puntato a realizzare un’architettura sostenibile composta da un involucro passivo, materiali ecologici a basso impatto secondo la certificazione C2C, un sistema di gestione dell’acqua che punta a ridurre gli sprechi anche grazie all’impiego di vegetazione autoctona accuratamente scelta. Da segnalare anche la Turchia, con il GAP Energy Efficiency and Consultant Incubation Center, 79 Kwh/mq/anno. Il centro di ricerca dedicato all’efficienza energetica è parte di una riqualificazione più ampia. I livelli raggiunti hanno permesso di ridurre il fabbisogno per riscaldamento dell’87% e quelli energetici del 75%.
E l’Italia come si colloca in questa svolta? Nel confronto europeo emergono elementi di debolezza concentrati in particolare nel settore delle infrastrutture di trasporto, in quelle idriche e nel contesto urbano e abitativo. Il PNRR punta proprio a investire per incentivare la svolta, il documento “Dieci anni per trasformare l’Italia. Strategie per infrastrutture, mobilità e logistica sostenibili e resilienti” a cura del Ministero della Infrastrutture e della Mobilità sostenibile. Sul piatto 5 miliardi di euro per l’edilizia sostenibile.