Urges a Orticolario con Tangram Landscapes

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Tangram Landscapes è l’installazione curata da Urges-Gruppo Valagussa per la sua prima partecipazione a Orticolario. L’allestimento, ideato dall’architetto Matteo Fraschini, riflette sul tema del suolo come superficie spessa e modellata: palco/scena del dialogo tra uomo e natura. È perciò pensata come un confronto fatto di un ascolto reciproco, continuo e attento. Una successione di paesaggi rievocati attraverso differenti trattamenti di suolo rimanda al processo ininterrotto di modificazione della terra per renderla abitabile.

Il tema presentato a Orticolario

L’installazione affronta il tema prescelto per questa quattordicesima edizione di Orticolario da diversi punti di vista, dimostrando la sensibilità di Urges per le principali tematiche del dibattito contemporaneo relative all’ambiente costruito. Grande spazio è stato riservato all’uso consapevole delle risorse e alla circolarità, mostrando modelli di utilizzo del suolo che reinterpretano materiali apparentemente giunti alla fase finale del loro ciclo di vita.

Come in un Tangram linee geometriche suddividono lo spazio e suggeriscono connessioni inaspettate tra oggetti, materiali e textures riconoscibili nell’uso quotidiano. Mattoni paramano riscoprono la tradizione romana dell’opus spicatum, armature metalliche e reti elettrosaldate fungono da supporti per rampicanti e ghiaie di riciclo creano suoli drenanti per aree altamente cementificate. Così un mosaico di frammenti apparentemente discontinui viene ricucito in un insieme coerente dall’uso del verde.
All’interno dell’allestimento trovano spazio anche alcune piante fitodepuratrici, quali cavoli, felci e canne palustri, anch’esse protagoniste della manifestazione.

L’installazione invita a una scoperta continua degli elementi che la compongono, sia nella ricerca dei materiali impiegati, che nel riconoscimento degli ambienti ricreati. In un ideale dialogo tra cielo e terra si innalzano i cristalli verdi, strutture verticali in cui il suolo diviene leggero e trasparente. Pensati come caleidoscopi, essi invitano all’osservazione della natura da punti di vista inusuali e sempre nuovi.
Completa l’allestimento la decorazione del soffitto con leggeri telai triangolari che riflettono il suolo sottostante, restituendo all’ambiente una luce delicata.
All’interno dello spazio alcuni modelli di studio offrono al visitatore uno spaccato del concorso di progettazione Euroflora Genova 2025, vinto dallo studio nel 2023 diventando così il responsabile dello sviluppo del progetto e della sua direzione artistica.

A Orticolario con Gardenia

Lo spazio Urges sabato 5 ottobre ha ospitato il talk “Partire dalla terra” sull’importanza della scelta del substrato più adatto nella progettazione di spazi verdi. Realizzato in collaborazione con Gardenia, sono intervenuti sul tema l’architetto Matteo Fraschini, progettista per Urges di Euroflora 2025; l’agronomo paesaggista Laura Gatti, co-progettista del Bosco Verticale con lo studio Stefano Boeri Architetti; l’agronomo Michele Ripamonti per Italiana Terricci.

“Soddisfatti di questa prima partecipazione a Orticolario – afferma l’architetto Fraschini – speriamo con la nostra proposta di aver presentato ai visitatori un interessante punto di vista sul tema della terra, sensibilizzandoli al riuso dei materiali e alla rigenerazione dei luoghi”.

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